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“Lu tomminibus” (Il cocchiere).


Prima dell’avvento delle corriere e dei bus, un mezzo di trasporto pubblico era l’omnibus, una carrozza coperta, a otto o più posti trainata dai cavalli e utilizzata per il trasporto dei passeggeri e per la posta. Nella parlata popolare, la persona che svolgeva il mestiere di guidatore o cocchiere veniva chiamata “lu tomminibus”. Era un personaggio di rilievo, non solo per il lavoro che svolgeva, ma anche perché compiva numerosi “servizi” alla gente del paese quando si recava in città, non ultimo quello di portare da Taranto cozze e pesce fresco su ordinazione.
Un altro compito che veniva affidato a questo lavoratore era quello postale.
Egli portava alla ferrovia la corrispondenza e i pacchi postali del proprio paese e li consegnava all’addetto, ritirando allo stesso tempo la posta destinata ai suoi compaesani.
Con la comparsa delle prime macchine a noleggio, questo mestiere scomparve abbastanza presto. Il cocchiere non aveva una bottega, ma solo un locale dove custodiva il prezioso mezzo di trasporto ed i cavalli. Era sua cura mantenere in buon ordine l’interno dell’omnibus e rendere accattivante l’esterno (tutto in legno laccato e finemente lavorato, come negli anni del liberty, quando si vedevano omnibus decorati con motivi floreali e geometrici, dai delicati colori pastello o addirittura color oro).
I due cavalli che trainavano erano di ottima razza e periodicamente venivano portati dal maniscalco per la revisione della ferramenta degli zoccoli.

Tratto da C’erano una volta i mestieri, Pubblicazione dell’Istituto Tecnico Industriale “Del Prete” di Sava. Anno 2000.

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