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Li mitituri (i mietitori), lu scirmitaru (raccoglitore).


In passato alla mietitura e raccolta del grano provvedevano uomini che avevano la mansione di mitituri e scirmitari. Spesso però questi lavoratori oltre a lavorare nei terreni dei manduriani, partivano per la Capitanata o la Basilicata dove vi erano molti campi coltivati a grano. Lu mitituru lavorava con la fauci (la falce), un attrezzo che poteva essere sia grande per tagliare il grano alto, che piccolo per mietere il grano basso. Per non tagliarsi o ferirsi nell’uso della falce piccola, i mietitori portavano inoltre li cannuli. Li cannuli erano dei pezzi di canna mediterranea svuotati nell’interno nel quale il mietitore infilava le dita della mano che teneva li manati (falciate di grano). Li cannuli costituivano una sorta di guanto di protezione.
A seguire i mietitori c’erano sempre li scirmitaru che legavano le manate (fasci) cu lu lazzu (con il laccio). Lu lazzu non era altro che uno stelo del grano della manata. Questo fascio legato con lu lazzu, aggiunto ad altri fasci, formava lu mannucchiu.

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