La borsa della figlia del re.

C’era una volta un Re che voleva dare in sposa la figlia, così mise un bando perché pretendenti scelti dalla figlia non piacevano al padre, e viceversa . Allora egli propose: «Chi è capace di indovinare di cosa è fatta la borsa della figlia del Re, avrà la Principessa in sposa». Da quel giorno tutti i giovani del regno si recarono a palazzo; chi diceva «di tela!»chi diceva di «di pelle», chi diceva «di camoscio», ma nessuno riusciva ad indovinare di cosa fosse fatta la borsa della figlia del Re. C’era un giovane, “quasi quasi noni motu sanu”, (un po’sciocco), che un giorno se ne andò a caccia. Arrivato nel bosco, cominciò a guardare in aria per cercare qualche preda. Vide un uccello …. E sparò. «Quasi quasi lù rrostu», pesò guardandosi attorno per trovare la legna. Gira di qua, gira di là, trovò un finocchio. Dopo aver mangiato, riprese a camminare nel bosco, e camminando disse: «Sparai pi cièddi ma catèra ce no biddi, manciài carni tiniredda fatta cu palòri e mulitedda, dà rretu nc’era na chianta ti finucchiu…. Bhe… la borsa ti la fija ti lu rrèi … è fatta ti pelli ti pitucchiu (sparai in aria e cadde ciò che non avevo visto, mangiai carne tenera e arrostita con fuoco di piante di finocchio selvatico)». E cosi disse: «Mò vado io a chiedere la mano della figlia del re!«. E andò a palazzo. Quando il Re sentì che quello voleva tentare di indovinare, lo schernì: «Ma camina, camina… Stu mucculoni!». «No, maestà, vediamo se indovino! Fammi provare ad indovinare - e cominciò – Sparai pi cièddi ma catera ce non biddi, manciài carni tiniredda, fatta cu palòri e mulitedda, da rretu nc’era na chianta ti finucchiu ….bhe… la borsa ti la fija ti lu rrei …. È fatta ti pelli ti pitucchiu». Ahh – disse il Re – mi hanno tradito!!», e chiamò le guardie per farlo arrestare . ma l’uomo aveva risolto l’indovinello e i suoi parenti si opposero e fecero sì che i due giovani si sposassero.