Alloggi e requisizioni militari a Manduria durante la seconda guerra mondiale

Nell’ultimo conflitto mondiale, Manduria rappresentò un centro di rilevanza strategica. Nel nostro comprensorio, infatti, vi erano importanti aeroporti militari, un distaccamento dei vigili del fuoco tra i più grandi e importanti del meridione d’Italia, depositi di munizioni, accasermamenti di truppe, nonché molteplici industrie agricole, alimentari e conserviere destinate alla fornitura di derrate per le Forze Armate. Fu quindi per necessità belliche che la nostra città ospitò, sia sotto forma di alloggiamenti sia al seguito di requisizione di immobili, molti distaccamenti e reparti militari. Trovarono alloggio sul nostro territorio un numero imprecisato di soldati appartenenti a circa una cinquantina di contingenti, tra i quali: due ospedali da campo, reggimenti di fanteria e artiglieria come il “Bari” e il “Legnano”; battaglioni e piccoli reparti (d’istruzione, cannoni controcarro, movimento stradale, artieri, compagnie di T.L.C., di sussistenza, mitraglieri, ciclisti, complementi, carabinieri reali, ecc.). Il personale dei citati reparti fu alloggiato, oltre che in case di civile abitazione, anche in istituti scolastici e religiosi, uffici comunali, sedi di associazioni, magazzini e stabilimenti industriali. I contingenti qui dislocati erano per la maggior parte quelli che, rientrando dalle zone d’operazione come i Balcani e l’Albania, rimanevano accantonati provvisoriamente nell’attesa di essere riorganizzati e rinviati al fronte. Solo alcuni reparti erano permanenti a Manduria, come quelli della Marina distaccati dal comando di Taranto o dell’Aeronautica di servizio al locale campo d’aviazione, oltre al Reggimento Piceno del Regio Esercito. Quest’ultimo reparto, inserito nella difesa costiera della Puglia, era presente con alcune guarnigioni anche a S. Pietro in Bevagna e Campomarino con soldati dislocati all’interno delle torri e casematte. La richiesta ricettiva militare, però, non poté essere sempre soddisfatta. Il Comune di Manduria, visto il crescente numero di militari presenti, si trovò impossibilitato ad addivenire a tutte le richieste di alloggi o abitazioni da requisire in loco. Tali difficoltà si evincono in una missiva datata 17 agosto 1942, nella quale il Municipio di Manduria comunica al Ministero dell’Aeronautica e al Comando di Corpo d’Armata di Bari l’impossibilità di alloggiare altri militari e suggerisce ai destinatari della nota di individuarli in altri comuni della zona, quali: Oria, Erchie, Sava, Avetrana e la frazione di Uggiano Montefusco. Manduria, tanto ospitale, accolse calorosamente i militari che furono a loro volta grati a questa città. E la riconoscenza la si legge dagli scritti di ringraziamento che il colonnello Umberto Bordoni, comandante del IX Reggimento Bersaglieri, volle esprimerle alla vigilia del trasferimento del reparto a Francavilla Fontana. Un’altra testimonianza del passato che, come tante nel corso della storia, ha reso onore alla nostra città. “Nell’atto di lasciare questa simpatica ed ospitalissima Città voglio rivolgervi un fervido ringraziamento per tutto quanto avete fatto per agevolare e rendere più gradito il soggiorno dei bersaglieri a Manduria…. Porterò con noi un caro ricordo della permanenza a Manduria…” Più tardi, esattamente nell’agosto del 1941, il IX Reggimento Bersaglieri sbarcherà in Libia, divenendo questo reparto un valoroso protagonista della battaglia di El Alamein.

Walter Pasanisi