1 Giugno 1935. VII saggio ginnico nazionale dell’Opera Nazionale Balilla Giovani Italiane.
Con l’avvento del fascismo, si poteva assistere in tutta Italia a diffuse manifestazioni e cerimonie popolari di tipo sociale, militare, sportivo e politico, volte a propagandare l’opera del regime. Sorsero in quegli anni associazioni e movimenti organizzati, distinti per sesso, età e attività, che si identificavano nell’ideologia del tempo. Spesso, anche a Manduria, in occasione di celebrazioni e di eventi d’interesse locale e nazionale, si svolgevano raduni e commemorazioni a cui partecipavano anche le scolaresche. Distinti per categorie, comprendenti le centurie di balilla, avanguardisti e figli della lupa, i fanciulli si schieravano a fianco di gruppi o associazioni locali. Di solito, le manifestazioni di questo tipo erano caratterizzate da figure scenografiche e coreografiche che vedevano protagonisti i nostri nonni, allora infanti o adolescenti.
Per molti di essi, sarà ancora vivo il ricordo delle marce e dei canti intonati durante le sfilate che si svolgevano per le principali vie cittadine. I piccoli balilla spiccavano lustri nelle loro rigorose divise, complete di nappe, fez e zaino, le gambe fasciate come i soldati della Grande Guerra. Perfetti ginnasti, acclamati dalla folla, si esibivano in piazza Garibaldi con spettacolari parate e saggi. In un periodico locale dell’epoca sono descritti e risaltati alcuni momenti in cui scolaresche della nostra città partecipavano a cerimonie che si tenevano qui e in tutta la provincia.
In occasione della celebrazione dell’8º anniversario della Federazione dei Fasci, per esempio, una centuria di balilla delle nostre scuole si recò a Taranto per parteciparvi. Con i balilla partì anche un manipolo di avanguardisti. Al ritorno a Manduria, ebbero le più festose accoglienze dei cittadini e delle famiglie e, incolonnati in corteo, raggiunsero, fra continui canti e applausi, la sede del fascio, dove vi parlò il fiduciario.
1 Giugno 1935. VII saggio ginnico nazionale dell’Opera Nazionale Balilla Giovani Italiane.
Ma ciò che resta ancora più vivo nella memoria dei nostri nonni è la spettacolare parata eseguita dai balilla manduriani e di tutta la provincia in occasione della visita di Mussolini a Taranto. In un inverosimile bagno di folla che gremiva il lungomare della città jonica, i bambini soldati, impeccabilmente schierati, accolsero Mussolini esibendosi in canti, marce e saggi ginnici. I balilla stupirono per la loro bravura nel sapersi allineare e coordinarsi nei movimenti che permettevano loro di disporsi in maniera tale da tracciare, in un perfetto sincronismo, lettere dell’alfabeto che componevano la parola “Duce”. Da lì a qualche anno, i piccoli balilla manduriani, ormai provetti soldati, avrebbero unito i ricordi di quei momenti ai dolori della guerra.
Balilla e Giovine Italiane che formano la lettera “M” di Mussolini.
Particolarmente dettagliata è la descrizione di una manifestazione tenuta in omaggio al nuovo podestà di Manduria. Vi fu una vera e propria cerimonia di popolo, con tutte le associazioni e le organizzazioni sindacali, i combattenti e i mutilati, la sezione fascista, le scuole e la numerosa folla, composta in un corteo che, tra un magnifico sfolgorare di bandiere, si mosse a rilevare il prefetto, le autorità e il podestà, acclamati vivamente.
Walter Pasanisi