A chi, percorrendo la strada 7 ter, che collega Taranto a Lecce, passa per Manduria,il primo monumento civile che si para davanti è la Porta Napoli, vulgariter dicta Porta S. Angelo, perché sita nei pressi della chiesa e del convento dei Padri Serviti, entrambi intitolati a S. Michele Arcangelo… Questo ‘Arco’, nella sua semplice e modesta realizzazione assolve al compito di celebrare un evento memorabile per la comunità casalnovitiana: la consacrazione della città alla Madonna Immacolata. Un solo fornice, con arco a pieno centro poggiante su piccoli peducci, costituisce questa porta-arco, eretta con tufi di carparo locale lasciati a vista, la cui fronte, rivolta verso Taranto, è sostenuta da una struttura portante, anch’essa in muratura di conci di tufo, formata da due pilastroni sormontati da una volte a botte. Due paraste, dalle quali fuoriescono semicolonne rastremate, con fusto liscio, munite di capitelli compositi, basi e piedistalli, affiancano l’apertura e sostengono la trabeazione nella quale campeggia incisa la scritta MANDURIA RESTITUITA: Il timpano rettangolare, invece, con cornicione fiancheggiato dalle statue di S. Carlo Borromeo a destra e di S. Gregorioa sinistra poggianti su basamenti, è sormontato da un motivo a volute, nella cui parte centrale, a mo’ di coronamento, trova posto la statua della Vergine Immacolata…con ai piedi l’arme cittadina. La città scelse di mettersi sotto la protezione della Vergine Immacolataper essere stata salvata dai fulmini e dall’infuriare degli elementi e s’istituì in suo onore …la pratica del digiuno a pane ed acqua, che daCasalnuovo- Manduria si diffuse in tutto il mondo cristiano.
OSSERVAZIONI SULL’ARCO DI S.ANGELO di Gregorio CONTESSA. Quaderni Archeo. Barbieri Editore 1996.