La pineta di San Pietro in Bevagna.

La pineta di San Pietro in Bevagna si trova lungo il litorale ionico-salentino, una zona di grande interesse storico, naturalistico e paesaggistico, nonostante le profonde trasformazioni causate dalla forte pressione antropica che, nel tempo, ha provocato danni spesso irreversibili. Quest’area verde, che si estende per circa due ettari, è di proprietà dell’Unità Sanitaria di Taranto ed è gestita in comodato dal Comune di Manduria. La pineta fu impiantata verso la fine degli anni ’50 ed è composta da una fustaia di pino d’Aleppo, che occupa la fascia retrodunale e si trova a poche decine di metri dal mare. Il pino è parzialmente protetto dalla vegetazione spontanea che ricopre le dune. Il mare, se da un lato offre un’azione mitigatrice durante l’inverno, dall’altro danneggia le piante a causa degli aerosol salini che si sollevano dalle onde. I venti dominanti, provenienti dal mare — scirocco e libeccio — trasportano, infatti, durante tutto l’anno ingenti quantità di sali, che esercitano una forte azione corrosiva e tossica sulla vegetazione costiera, la quale ne subisce un’influenza significativa.

La pineta e alcune altre aree circostanti sono state riconosciute come meritevoli di protezione secondo la normativa vigente e sono state inserite nel Proposto Sito di Importanza Comunitaria (Codice IT9130001, pS.I.C.), individuato nella provincia di Taranto ai sensi del Decreto Ministeriale del 25/03/2005 “Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea”, in conformità alla Direttiva n. 92/43/CEE. Questa direttiva ha istituito la Rete Natura 2000, il principale strumento dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, creata per garantire la conservazione a lungo termine degli habitat naturali, nonché delle specie di flora e fauna minacciate o rare a livello comunitario.

Questa riserva rappresenta un tassello fondamentale per la tutela del patrimonio ambientale e culturale della zona, e il suo mantenimento è essenziale per preservare un ecosistema unico e ricco di biodiversità, offrendo al contempo un importante baluardo contro l’avanzare della cementificazione e della degradazione ambientale.

Bibliografia: Cartello illustrativo. Progetto PSR Puglia 200/2015 – Asse II – Misura 227 – Azione 8 “Valorizzazione turistico ricreativa dei boschi” Progettista Dott.ssa F. Marasco.