Le Torri costiere della Marina di Manduria.

Torre Borraco e Torre di S. Pietro in Bevagna

Torre Columena.

In passato, la torre rappresentava una vera e propria struttura difensiva e fu scelta dall’ingegnere Giovanni Maria Tommaso Scala, responsabile della progettazione delle nuove torri di avvistamento, come punto di avvistamento più alto. La guarnigione della torre era affidata a un torriere con grado di caporale, accompagnato da “companeros” con i quali sorvegliava il mare all’orizzonte per avvertire tempestivamente dell’arrivo del nemico. I segnali di allarme consistevano in fumi durante il giorno e fuochi accesi di notte, accompagnati da suoni di brogna, spari di petriere e colpi di cannone.

Terminato il pericolo turco, nel 1730 la torre passò sotto la custodia di Giulio Briganti, nel 1777 fu assegnata ai soldati del Reggimento degli Invalidi, e nel 1820 alle Guardie Doganali. Dopo un periodo di abbandono, fu infine affidata a una Brigata stanziale della Guardia di Finanza.

Oggi, Torre Columena è un importante simbolo storico e architettonico del territorio. La sua struttura, ben conservata, racconta secoli di difesa costiera e di vita militare, testimoniando l’importanza strategica della zona. Visitare la torre significa immergersi in un pezzo di storia, dove passato e presente si incontrano per custodire e tramandare la memoria di un’epoca ormai lontana, ma fondamentale per comprendere le radici del territorio e la sua evoluzione.

Torre saline- vista da est.

Manduria … terra di vini, di sole, di mare e di antichi monumenti. AAVV (1982), Le Torri costiere per la difesa anticorsara in provincia di Taranto, Firenze-Taranto. G. Marciano, Descrizione, Origini e Successi della Provincia di OtrantoCongedo Editore. R. Caprara, Le torri di avvistamento anticorsare nel paesaggio costiero; in “La Puglia ed il Mare”, a cura di D. Fonseca, Milano, 1988.

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